Zenit San Pietroburgo Live

Mi chiamo Alberto Farinone e sono un grandissimo appassionato di calcio russo.
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Volano Anzhi e CSKA, si rialza lo Zenit

Continuiamo il nostro appuntamento con il campionato russo di calcio con il punto della situazione analizzato da Alberto Farinone, in questo articolo parliamo ovviamente dello Zenit San Pietroburgo, Anzhi e CSKA Mosca. Buon calcio russo a tutti!

Zenit San Pietroburgo

L'11esimo turno della Russian Premier Liga è stato inevitabilmente caratterizzato dal derby fra Spartak e CSKA, il Clasico di Russia, la stracittadina più sentita, nonché l'unica gara locale in grado di riempire il gigantesco Luzhniki. Un derby che ha visto una netta supremazia dell'ex squadra dell'Esercito, che si è imposta con pieno merito con un netto 2-0. Ad andare a segno sono stati i due giocatori che hanno creato più panico alla retroguardia rossobianca, vale a dire Honda e Musa, entrambi autori di un gol e di un assist. Il giovane nigeriano, con la sua rapidità, è risultato particolarmente indigesto agli avversari; pur essendo un attaccante esterno, il 19enne ex VVV-Venlo si sta disimpegnando bene nel ruolo di prima punta, in attesa del rientro di Doumbia e Necid. Esce ulteriormente ridimensionato lo Spartak, già reduce dalla figuraccia europea contro il Celtic. La dirigenza ha tuttavia smentito le voci che volevano Emery già sulla graticola.

Per la seconda settimana di fila l'Anzhi si gode il primato solitario, grazie al successo ottenuto nella tana della Dinamo Mosca. Una gara che era cominciata nel peggiore dei modi per i Daghi, ritrovatisi subito con un uomo in meno (espulso João Carlos per fallo da ultimo uomo). I Poliziotti non sono stati però in grado di sfruttare questo vantaggio, e così - una volta ristabilita la superiorità numerica (rosso diretto anche per Schildenfeld) - Eto'o e compagni sono riusciti ad avere la meglio. Determinante la rete del ritrovato Zhirkov, finalmente tornato protagonista dopo un inizio di stagione sfortunato; a chiudere la contesa ci ha invece pensato il solito camerunese.

E' tornata al successo dopo due sconfitte consecutive un'altra compagine caucasica, il Terek, che a Grozny ha superato il Rostov in un match combattuto ed esploso nella seconda frazione di gioco. I ceceni si sono portati avanti su palla inattiva con il polacco Komorowski e hanno raddoppiato con il brasiliano Aílton, al termine di una manovra collettiva da applausi. Il bielorusso Kalachev, mai domo, ha contribuito a rendere più incerto il risultato finale, che non è comunque cambiato.

Una boccata d'ossigeno per lo Zenit San Pietroburgo, il cui ultimo successo in campionato risaliva addirittura al 31 agosto: la squadra di Piter ha sbancato Krasnodar, ottenendo tre punti preziosi su un campo difficile e contro un avversario tosto. La crisi rimane in ogni caso tutt'altro che superata per gli uomini di Spalletti: dopo un mese infarcito di polemiche e nel quale è girato tutto storto (emblematica, in tal senso, la sconfitta con il Milan), hanno vinto in maniera piuttosto fortunosa, per non dire casuale. E' stato infatti il Krasnodar a fare la partita, sfiorando ripetutamente il vantaggio. Con il curioso cambio Kerzhakov-Zyryanov il tecnico toscano ha pescato quel jolly che gli ha permesso di prevalere sull'agguerrito Krasnodar. L'esperto centrocampista, neo 35enne, ha sbloccato il risultato con un destro dal limite che ha sorpreso tutti. Poi, in seguito a un clamoroso palo colpito dal bomber armeno Movsisyan, è stato sempre Zyryanov a servire a Fayzulin un pallone solo da mettere dentro.

Una giornata quindi nel complesso positiva per lo Zenit, che ha guadagnato posizioni in classifica, complici anche gli inattesi tonfi interni di Lokomotiv e Rubin. I Ferrovieri sono stati beffati dal Kuban, compagine che ormai non si può più considerare una rivelazione e che ha trovato in Krasnozhan il miglior sostituto possibile di Petrescu. Al termine di un incontro equilibrato, ci ha pensato il subentrato Gheorghe Bucur a trovare l'angolo giusto, valso tre punti. I tartari, dal canto loro, hanno perso di fronte al proprio pubblico contro l'Amkar, destinato anche in questa stagione a disputare un torneo al di sopra di ogni più rosea aspettativa.

Nello scontro salvezza fra Volga e Mordovia a prevalere è stata la formazione ospite, che nelle ultime sei giornate aveva conquistato un solo misero punticino. Sempre più stregata la stagione della squadra di Nizhny Novgorod, con il povero Gadzhi Gadzhiev che non sa più a che santo votarsi. Non bastassero i torbi arbitrali (veri o presunti) che hanno oggettivamente penalizzato i biancoblu, ora è subentrata pure pure la malasorte (perché non si riesce a trovare un'altra spiegazione ai cinque - 5! - legni centrati nell'ultimo turno). Infine, Alania e Krylya Sovetov hanno deciso non farsi del male a vicenda, accontentandosi di un 2-2 che aveva illuso gli osseti grazie alla doppietta del brasiliano Danilo Neco, che ha raggiunto Movsisyan in vetta alla classifica capocannonieri.

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