Il prestigio di San Pietroburgo è andato crescendo nel corso degli anni, fino a diventare la destinazione più quotata d'Europa: meta non banale e ricca di sorprese per il turista italiano.
Il prestigio di San Pietroburgo è andato crescendo nel corso degli anni, fino a diventare la destinazione più quotata d'Europa: meta non banale e ricca di sorprese per il turista italiano.
Un tempo galleria privata di Ekaterina II, il museo Hermitage è divenuto nel tempo uno dei musei più invidiati al mondo: soffermandosi 5 minuti di fronte ad ogni opera dovreste impiegare una settimana per vederlo tutto. Ma è un must e la sua posizione centralissima lo rende il primo della lista. E poi ci sono le notti bianche, dall’atmosfera estatica, sublime. La Chiesa del Nostro Signore sul Sangue Versato il cui layout la rende così simile al disegno d’un bimbo. La cucina russa con le sue influenze orientali. La residenza di Peterghof, la Versailles russa, e una soirée al Mariinskij. Un giro sui canali: San Pietroburgo, a differenza di Venezia, è spaziosa e il colpo d’occhio dall’acqua è imperdibile. La mitica banya russa, la fortezza di Pietro e Paolo e la prospettiva Nevsky sono balsamo per la vostra pelle e i vostri occhi.
San Pietroburgo è soprannominata dai russi “il villaggione”: ma come può essere così chiamata una città con più di 5 milioni di persone? Perché lo stile di vita non è quello di una metropoli. A differenza di Mosca (emblema 24 ore su 24 del moto perpetuo), San Pietroburgo si sveglia gradualmente all’alba e la sera dopo le 20 lentamente si rilassa. Cala il ritmo, meno persone in giro. Talvolta camminando a qualche centinaio di metri dalla Nevsky di sera si ha quasi l’impressione d’esser soli. La night life parla chiaro: da settembre ad aprile i giorni di punta sono giovedì, venerdì e sabato e dalla domenica riappare la quiete di inizio settimana. E si riparte. A ritmo d’uomo. In tutto questo fa eccezione l’estate, con le sue notti bianche, infinite giornate senza notte, quando fiumi di persone si riservano nelle strade calde, quasi a vendicare con dolcezza le sofferenze dei mesi invernali.
Merita una citazione anche il centro culturale Pushkinskaya 10 (l’entrata è da Ligovskij 53) , nascosto in una soffitta tra i palazzi del centro città ma dal fascino autenticamente pietroburghese, dove spesso vengono organizzati concerti oppure proiezioni di film alternativi.
Infine, il museo Fabergé, anch’esso in posizione invidiabile (lungofiume Fontanka 11) dove vengono gelosamente custodite 9 delle celebri uova della collezione imperiale e altri oggetti realizzati dagli artigiani della Russia pre-rivoluzionaria.