"Scegliete la vita, scegliete un lavoro, scegliete una carriera, scegliete la famiglia, scegliete un maxitelevisore del cazzo, scegliete lavatricimacchine, lettori cd e apriscatole elettrici. Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita, scegliete un mutuo a interessi fissi, scegliete una prima casa, scegliete gli amici..."
da "Trainspotting" (1996)
E' evidente che il protagonista di Trainspotting non è mai stato a San Pietroburgo, altrimenti avrebbe detto: "ho scelto di non scegliere la vita, ho scelto Dumskaja street".
E, infatti, la tonalità comune dei locali di questa via è quella diffusa insofferenza verso i più grezzi modelli culturali proposti dal benessere capitalistico e che si manifesta in birra rigorosamente a basso costo, pantaloni sgualciti, divani lerci ed interni spartani, camerieri sovietici che eccellono in maleducazione, bagni oltre ogni inimmaginabile standard di libertà, ragazzi e ragazze ansiosi di socializzare, attaccare bottone, fare domande e che non rifiutano mai il primo brindisi, quello stesso "cin cin" che immancabilmente si rivela lo scocco d'una scintilla che porterà ad attaccare bottone con altre ed altre persone, per poi finire nella piccola pista da ballo al ritmo della musica rock soft anni '80 e '90... Al bar Fidel, nel collettivo frastuono di gente urlante e canzoni a tutto volume, non manca mai un tizio con gli occhiali seduto al bancone concentrato a leggere un libro di poesie. I bar di via Dumskaja sono quelli dove un bacio vale come una stretta di mano, e talvolta anche di meno. E ci fermiamo qui.
Se all'italiano medio tutto questo potrebbe ricordare il centro sociale o il movimento di sinistra, si sbaglia di grosso perché la maggior parte dei frequentanti non è politicizzata e quel ventaglio di persone rimanenti oscilla tra l'estrema sinistra e l'estrema destra. Se il primo bar della via si chiama Fidel, nome che potrebbe dare adito a qualche dubbio, gli altri si chiamano rispettivamente Dacha, Belgrad, Barbara, Lumaca sul Pendio, eccetera, estranei a qualsiasi forma di radicalizzazione politica. Dalla via Dumskaja, ne siamo certi, non nascerà mai alcuna rivoluzione: quello che accomuna i partecipanti è un clima di festa senza pretese, di divertimento "alla buona", di serenità così come viene.
Quel che è certo è che in via Dumskaja è possibile conoscere in una sera più persone di quante ne avete conosciute nel resto della vostra vita. E questo è ciò che ha trasformato la via in un vero e proprio mito per i giovani russi ed italiani, a tal punto che sarebbero disposti a misconoscere Che Guevara in persona pur di accaparrarsi un volo low cost (con relativo soggiorno in ostello) per poter nuovamente trascorrere qualche ora al Dacha o al Fidel.
E la totale assenza di fotografie nel web non fa altro che alimentare il mito incontrastato di questo luogo a suo modo meraviglioso, dove non c'è spazio per l'image e dove, mentre ballate, è veramente come se nessuno stesse guardando.
BAR: FIDEL, DACHA BELGRAD, BARBARA, ULITKA NA SKLONE, ATELIER, QUARENGHI
Entrando in questi bar, potrete trovare un'atmosfera diversa a seconda dell'ora e del giorno. Si può passare dal "momento dell'attesa", in cui tutti sono seduti ai tavoli o al bancone e sorseggiano the o birra, a quello dell'"euforia più sfrenata", dove il tasso alcolico sta facendo il suo effetto e le persone ballano, si conoscono, passano la serata al ritmo di brindisi continui.
Una delle caratteristiche tipiche di questi bar, che dai russi vengono definiti studenteschi, è l'assenza di guardaroba: i giubbotti, infatti, vengono sistemati dove c'è posto e non sono mancate fino ad ora le occasioni dove, alla fine della serata, non è più possibile trovare il proprio. Ognuno di questi bar, pur nell'ossequioso rispetto del clima di via Dumskaja, ha delle proprie peculiarità.
Il Fidel è un bar piccolo, concentrato da un bancone e qualche tavolino più una minuscola pista da ballo, dove è possibile socializzare con tutto e con tutti. Nei periodi invernali il venerdì e sabato e, più in generale, in estate è possibile non trovare posto nemmeno in piedi, vista la grandissima affluenza di persone. L'entrata è sempre gratuita. Quello che caratterizza il Fidel, insieme al Dacha, è la musica effetto discoteca dopo le 23 o 24 di ogni giorno, pertanto è il posto ideale per bere qualche drink e buttarsi in pista da ballo.
Il Dacha è il bar next-door rispetto al Fidel, anch'esso piccolo anche se diviso in due unità, presenta un pubblico leggermente più selezionato rispetto al Fidel: dopo le 23, infatti, l'entrata può comportare il costo di 100 RUR, una sciocchezza ma che non tutti sono disposti a pagare.
Il Barbara, l'Ulitka na Sklone, Belgrad e il Quarenghi hanno una struttura analoga, si trovano in un piano rialzato ed hanno una sala più tranquilla per poter conversare più una sala da ballo, con musica e deejay. L'entrata in genere è gratuita, in caso di spettacoli possono chiedere i canonici 100 RUR.
L'Atelier è un bar posto su tre piani dalla struttura labirintica quando tutte le stanze sono aperte. Il pubblico è simile ai precedenti, l'entrata ha uno stile tipo enoteca italiana, mentre le zone più alte presentano un bar in ogni piano, una saletta con effetto discoteca, divanetti e tavolini nelle restanti zone.
ALTRI: LOMONOSOV, CENTRAL STATION, PUNCH E SHINE
Questi tre club meritano una trattazione a parte perché, pur essendo collocati in via Dumskaja o nelle estreme vicinanze, presentano un target leggermente diverso, infatti sarebbe più appropriato definirli club o discoteche e non bar. Anche se, spesso e volentieri, le persone alternano il club al bar oppure, dopo aver iniziato la serata in uno dei club, finiscono immancabilmente nei posti accanto.
Il Lomonosov è un club per ragazzi e ragazze giovanissimi alla moda, resta un bar ma è leggermente di livello più alto rispetto al Dacha o al Fidel, vi sono diverse sale con varia musica.
Il Central Station è uno dei pochi gay club di San Pietroburgo: gli interni sono curati, l'entrata per gli uomini è gratuita, si dispone su 3 piani, prezzi medi e buona musica.
Il Punch è, come recita il nome, un discobar (anche se in realtà più simile ad una discoteca), dove spesso e volentieri vi sono serate di musica latina. Il club presenta due ampie sale ed è uno dei più grandi della zona.
Lo Shine è un club dove solitamente finisce il pubblico più ben vestito della via Dumskaja, il club è piccolino posto in un piano sotterraneo, i prezzi sono medi, l'entrata può essere a pagamento nelle serate più affollate.
I più consigliati in via Dumskaya:
Fidel – Dacha – Belgrad – Barbara – Ulitka na Sklone – Quarenghi – Lomonosov – Atelier – Shine – Punch – Central Station
VADEMECUM di via DUMSKAYA
- nei club in genere l'ingresso è a pagamento (dai 100 ai 500 RUR);
- l'ingresso nei bar è gratuito, eccetto il Dacha (100 RUR dopo le 23) e il Quarenghi (in caso di spettacolo);
- il Fidel venerdì e sabato è pienissimo, così come nei mesi estivi;
- il Quarenghi e l'Atelier sono ottimi posti se volete non solo ballare, ma anche sedervi e parlare;
- attenzione a non esagerare con gli alcolici: i bar sono tutti economici, da ciò ne consegue che le bevande non sono di qualità e, se esagerate con la vodka, il giorno dopo ve ne accorgerete (se esagerate, invece, in altri locali avrete un leggero mal di testa e nient'altro);
- in tanti bar dove non c'è il guardaroba, tenete d'occhio lunga la serata il giubbotto, sono già successi dei furti oppure dei qui pro quo di persone che escono con un giubbotto diverso dal proprio;
- tenere passaporto e portafogli rigorosamente in tasca (una tasca interna o chiusa, possibilmente), ballando è possibile che vi cadano dalla tasca e questo sarebbe sufficiente per rovinarvi la vacanza;
- quando i russi bevono troppo, capita che diventino un po' maneschi, d'estate pertanto succede che ci siano, di fronte ai locali, persone che "discutono animatamente": non dovete preoccuparvi perché, a meno che non ve la andiate a cercare, non sono affatto pericolosi.