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Mi chiamo Alberto Farinone e sono un grandissimo appassionato di calcio russo.
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Nuova capolista in Russia: il CSKA scavalca l'Anzhi, ma lo Zenit non demorde

Continuiamo il nostro appuntamento con il campionato russo di calcio con il punto della situazione analizzato da Alberto Farinone, in questo articolo parliamo della classidica del campionato oltre ovviamente allo Zenit San Pietroburgo, Anzhi, CSKA Mosca e Dinamo Mosca. Buon calcio russo a tutti!

Kerzhakov Zenit San Pietroburgo

Ormai è evidente, la classifica dopo 13 giornate parla chiaro: con ogni probabilità, saranno tre le squadre che si contenderanno, fino alla fine, la Russian Premier Liga 2012-13. Stiamo parlando - nell'ordine - di CSKA, Anzhi e Zenit San Pietroburgo. Al termine del 13° turno, è cambiata la capolista in Russia, complice il passo falso di Eto'o e compagni a Kazan, sconfitti per 2-1 da un ottimo e solido Rubin, trascinato dalle giocate di un ritrovato Kasaev (da applausi il destro scagliato dal limite e finito sotto l'incrocio) e di Rondón, rimasto a secco ma determinante in occasione del vantaggio di Kuzmin. Non è valso a nulla il puntuale sigillo di Lacina Traoré, il bomber con la miglior media-gol del torneo dopo Kerzhakov.

Ne ha così approfittato il CSKA, che è riuscito nell'impresa di sbancare l'Akhmad Arena di Grozny, campo mai facile per definizione e roccaforte della rivelazione di questa prima metà di campionato. Il Terek si è confermato avversario ostico, ha tenuto testa ai Soldati e si è pure portato avanti grazie ad Aílton, centravanti brasiliano ex APOEL Nicosia che non ha trovato difficoltà ad ambientarsi nel campionato russo, di livello ben superiore rispetto a quello cipriota. L'undici di Slutskiy è stato bravo a raddrizzare subito l'incontro grazie all'ennesima perla stagionale di Keisuke Honda (conclusione volante su cross di Schennikov) e fortunato a trovare il gol che è valso tre punti a 2' dallo scadere, con lo svedese Wernbloom, sugli sviluppi di una palla inattiva.

Ad inseguire, ecco lo Zenit San Pietroburgo, ormai rialzatosi dopo un periodo difficile che ha rischiato di compromettere la stagione della compagine allenata da Luciano Spalletti. Il gioco non è ancora tornato a essere brillante, non tutti i problemi sono stati risolti, ma il successo di Vladikavkaz - soprattutto per come è stato ottenuto - può essere una grande iniezione di fiducia per i bicampioni di Russia.

Una gara che sembrava non essere troppo complicata (Zenit a segno dopo 13' con Bystrov, in seguito a un rigore sbagliato da Kerzhakov), è pericolosamente cambiata sul finire del primo tempo, con l'Alania che ha ribaltato il risultato grazie a un'inedita doppietta di Khozin, laterale difensivo con la "dinamite" nel piede destro. Il club di San Pietroburgo ha tuttavia continuato a crederci ed è stato ripagato nel rocambolesco finale, all'insegna di Kerzhakov, autore della doppietta decisiva. Perfetta la punizione che ha regalato il momentaneo 2-2, di pura astuzia la rete del finale 2-3, che tanto ha fatto discutere gli osseti, che proprio non l'hanno mandata giù. In realtà, però, non vi è stata alcuna irregolarità nell'azione che ha portato al gol, tutto si è svolto correttamente: grave ingenuità dei giocatori in maglia giallonera, insomma, e nulla più.

Si rialza e si rilancia in classifica anche lo Spartak, tornato al successo e forse sbloccatosi psicologicamente dopo la bella e convincente vittoria ottenuta in Champions contro il Benfica. Mai in sofferenza, i rossobianchi hanno superato in scioltezza il Mordovia, con Jurado (primo centro per il fantasista spagnolo) e Bilyaletdinov - tra i più positivi nelle ultime uscite - sugli scudi.

Continua il magic moment del Kuban, destinato a ripetere il grande campionato della scorsa stagione, nonostante il cambio tecnico in panchina. La squadra di Krasnozhan ha faticato un po' a sbloccare la gara contro il Rostov, ma è poi riuscita ad aggiudicarsi il "derby del Sud" grazie alla prima gioia russa di Ivelin Popov, trequartista della nazionale bulgara. Decisivo l'ingresso in campo del talentuoso Marcos Pizzelli (suo l'assist).

Da ormai diverse settimane a questa parte, non se la passa più bene invece la Lokomotiv, che deve cercare di cancellare in fretta un ottobre nerissimo, nel quale ha ottenuto un solo misero punticino, perdendo ben due volte tra le mura amiche. A fare lo scherzetto, questa volta, è stato l'Amkar, impostosi allo scadere con un tap-in del moldavo Picuşceac. Grande protagonista Peev, autore praticamente di una doppietta. Soltanto illusorio il ritorno al gol di Pavlyuchenko, che non segnava dai primi di settembre a causa di un'assenza forzata per infortunio.

Piano piano, passettino dopo passettino, la Dinamo sta cominciando a risollevarsi in classifica e il merito è tutto da attribuire a un singolo giocatore, quell'Alexander Kokorin che sta vivendo la stagione della definitiva (e attesa) consacrazione. Promosso titolare nella Russia di Capello, il 21enne ha siglato 6 reti - tutte decisive - nelle ultime 7 partite, regalando 15 punti ai Poliziotti.

Il Volga continua a essere il fanalino di coda, ma quantomeno raggiunge il neopromosso Mordovia a quota 8 e ottiene il suo secondo risultato utile consecutivo. Rimane la beffa per essere stato recuperato in casa da un Krasnodar che in trasferta non ha un rendimento soddisfacente.

 

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