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La stolovaja, il self-service alla russa

Potete vederla come un antecedente del nostro “Ciao” o come un'alternativa democratica al ristorante: è la stolovaja, e chiamarla mensa non le rende giustizia. Non le rende giustizia perché “mensa” evoca per noi qualcosa di un po' triste e cupo e, per quanto esistano “stolovye” tristi e cupe, ce ne sono oggi anche di moderne e abbastanza curate. Non sarebbe giusto nemmeno chiamarla “tavola calda”, perché alla stolovaja non si trovano solo due o tre tipi di piatti come nei nostri bar, ma cibo assortito...e sufficiente per un esercito. Potremmo dire che si tratta in sostanza di un self-service, perché la stolovaja funziona così, con la coda da fare ed il vassoio in mano, eppure per i russi la stolovaja è qualcosa di più di un self-service qualsiasi.

La stolovaja, il self-service alla russa

Ma insomma, filosofia a parte, per chi si trova a San Pietroburgo è importante sapere soprattutto che anche nella stolovaja il portafoglio è salvo, e con una cifra attorno ai 5 euro si può provare cibo autenticamente (ed esclusivamente russo), dagli antipasti ai dolci.

In città ci sono varie catene di stolovaja, ma forse la più nota è Stolovaja n. 1 (http://st1.one/): non si trova ad ogni angolo, ma ha comunque diversi punti in città, in genere non lontano dalle stazioni della metropolitana. Stolovaja n. 1 ha la caratteristica di voler richiamare, nei suoi interni, lo stile semplice di epoca sovietica: certo, non troverete mobili vintage posseduti da ex ufficiali Kgb, ma potrete trovare copie di manifesti dell'epoca e cose curiose come un lavandino comune piazzato in mezzo alla sala da pranzo, per lavarsi velocemente le mani prima di mangiare.

La stolovaja, il self-service alla russa

Se lo stile sovietico non vi affascina, potete optare invece per Tarelka Stolovaja (tarelkas.ru), che si presenta in modo decisamente più moderno e accattivante; in città ci sono una quindicina di ristoranti di questa catena.

Anche nella stolovaja, come nelle catene di fast-food di cui abbiamo parlato nel nostro articolo precedente, potete mangiare a tutte le ore (quindi sì, se alle cinque di pomeriggio avete voglia di insalata russa, potete trovarla). Rispetto alle catene come Teremok, però, avrete molta più scelta; ma come ordinare se non sapete il russo o se non conoscete il cibo russo? Nella stolovaja il vantaggio è che generalmente vedrete il cibo nelle vetrine. Inoltre, anche chi è vegetariano o chi è a dieta dovrebbe trovare qualcosa di adatto, ad esempio del semplice grano saraceno; forse non è un'esplosione di gusto, ma se dovete evitare alcuni ingredienti o troppi condimenti, è molto meglio dei maccheroni scotti sconditi, che qui hanno una certa popolarità. Inoltre è piuttosto sano, e vi eviterà di finire a mangiare hummus a prezzi europei nei locali veg che si stanno diffondendo in città.

La stolovaja, il self-service alla russa

Un'altra variante di stolovaja, che consiglio a chi è studente o a chi trascorre lunghi periodi in città, è quella che si trova nelle biblioteche, ad esempio nelle varie sedi della Rossijskaja Nacional'naja Biblioteka. La prima cosa di cui dovete munirvi per accedere è il tesserino della biblioteca, rigorosamente controllato ad ogni ingresso; dopodiché, se avete intenzione di andare a leggere un libro o sfogliare un giornale, sappiate che potete godervi il pranzo senza dover uscire dalla biblioteca: nella grande, bellissima e moderna sede di Moskovskij Prospekt 165/2, ad esempio, la stolovaja del piano interrato offre un'ampia scelta e, se avete anche il tesserino da studente oltre a quello della biblioteca, potrete usufruire di un ulteriore sconto, pranzando in totale con una cifra attorno ai 3 euro. La Rossijskaja Nacional'naja Biblioteka ha poi anche nelle sedi più piccole dei “bufet”, ovvero tavole calde: io ho frequentato a lungo il vecchio dipartimento al numero 36 della Fontanka, dove due simpatiche signore col grembiule preparavano, arrabattandosi dietro a una vecchia tenda, qualche scelta di primi e secondi; e, alla fine, mi tenevano sempre da parte un pirozhok per merenda, perché sapevano che prima della chiusura sarei andata a prendere il tè. Qui ho mangiato per la prima volta gli olady di zucchine (piccole frittelle, che mi hanno detto essere un piatto amatissimo da Brezhnev) ed anche gli zrazy, una sorta di polpette, ma meno note delle kotlety.

I sapori russi non vi vanno giù? Siete alla ricerca di un posto più carino per sedervi a fare una pausa con qualcuno, senza per questo voler finire al ristorante? Continuate a seguirci, presto vi proporremo nuovi spunti!

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