San Pietroburgo Live

Tra musica e poesia: la vita del maestro Fabio Pirola a San Pietroburgo
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Intervista al concertista Fabio Piazzalunga

SPB24, con il blog su San Pietroburgo, intervista Fabio Piazzalunga, organista, pianista, arrangiatore, compositore e direttore di coro di cui abbiamo già parlato precedentemente nel post "Fabio Piazzalunga nel magnifico Palazzo di Tauride e nella ex-città segreta di Dubna". Arrivato a San Pietroburgo in nottata, il giorno seguente subito prova e concerto. Poi a Dubna, dove si è esibito in un recital solistico nella sala filarmonica. Credo che in questa situazione si possa davvero parlare di "toccata e fuga".

Fabio Piazzalunga

Come è stata questa sua prima volta in Russia e cosa l'ha colpita maggiormente?



Come tutte le prime volte: indimenticabile! Un pubblico sorprendentemente attento ed emotivamente partecipe all'esecuzione di un repertorio che nel caso di San Pietroburgo era molto specialistico e di non immediata fruizione; un pubblico inaspettatamente caldo e rispondente alle nostre proposte musicali e interpretative; inoltre, una città la cui storia e cultura trapela da tutti gli angoli delle sue splendide ricchezze architettoniche e ambientali.



Un rispetto e una conoscenza della musica colta degna della fama che la scuola russa ha nel mondo e questo vale soprattutto per i musicisti con i quali ho avuto la fortuna di collaborare. Spero che questa mia "toccata e fuga" possa tramutarsi in un "preludio" a futuri sviluppi per una ricca e prolifica collaborazione artistico-umana.



Il concerto al Palazzo di Tauride di San Pietroburgo è stato realizzato anche con altri artisti italiani, Davide Fior e Giovanni Guerini insieme al violoncellista barocco russo Alexander Listratov. Come si è trovato in questa situazione e in particolare riferimento ad accompagnare le sonate per violoncello e continuo di Gabrieli e Jacchini interpretate dal direttore artistico della cappella musicale barocca "Il secolo d'oro", Alexander Listratov?



Dovendo innanzitutto e assolutamente far riferimento al pregio dello strumento su cui ho suonato, devo affermare che con il M° Listratov vi è stata un'immediata comprensione e un fiorire di intese musicali che solo il poco tempo a disposizione ha obbligatoriamente fermato... Gabrieli è una vecchia conoscenza, ma Mr. Jacchini una favolosa sopresa. Poi Sasha, così amichevolmente lo chiamo, sperando che non si offenda, ha fatto il resto; un fraseggio molto articolato e ricco di respiri e cavate barocche molto profonde. Scintillante ricchezza di creatività agogica nelle parti in cui poteva avere spazio questo tipo di prassi esecutiva. Ricco di spunti dialogici anche per me, continuista. 



I cantanti? Sono una storica mia conoscenza con una ricca serie di concerti fatti insieme, quindi non dubitavo della loro bravura, coerenza stilistica e interpretativa del repertorio proposto. Un grazie a Sasha, a tutto lo splendido staff de "Il secolo d'oro" e un arrivederci presto.


La città di Dubna viene ricordata principalmente per Bruno Pontecorvo, fisico italiano allievo di Enrico Fermi che si trasferì nel 1950 e ivi rimase fino alla morte che avvenne nel 1993. Le sue ricerche sono piene di formidabili intuizioni e pietre miliari della ricerca fisica-atomica mondiale; probabilmente il suo recital organistico avrà ricordato nell' immaginario collettivo dei cittadini di Dubna anche queste vicende dal momento che la città è rimasta chiusa fino alla fine degli anni novanta e tuttora, sono davvero molto pochi gli stranieri presenti.



Che impressione ha avuto della città, delle persone, del pubblico che ha assistito al suo concerto, dedicato alla musica organistica italiana dell' 800?



Questa parte della mia presenza in Russia è da ritenersi una "Toccatina e fughetta". Come un fulmine per la velocità con cui è avvenuta e tutto ciò che in poco tempo è successo attorno! Forse paragonabile alla velocità con cui ruotano gli atomi?? Lascio la risposta ai laboratori scientifici di cui la città di Dubna è famosa. Prima di arrivare mi sono informato e tutta la sua storia mi ha letteralmente stupito e affascinato allo stesso tempo. In questo contesto non posso dimenticare il bellissimo incontro con il grandissimo Aleksey Shevshenko. E' stato in poche ore come un angelo custode! Devo ringraziarlo per la sua paziente dedizione nei miei confronti e per il grande aiuto che mi ha prestato durante i viaggi e come assistente  all’ esecuzione presso il pregevole organo della sala filarmonica di Dubna.



Sala e organo che mi hanno stupito, insieme alla gentilissima e carissima direttrice della scuola di musica Olga Mironova. Un ambiente incredibile, una realtà di eccellenza, collocata in un luogo quasi fuori dall'immaginario, ma che invece promuove e coltiva la cultura musicale in maniera altamente professionale, partendo sin dalla più tenera età! La sua realtà corale di livello internazionale, che apprezzo infinitamente, vista anche la mia frequentazione ormai 25ennale come direttore, preparatore e accompagnatore di gruppi corali e la mia fresca nomina come docente si esercitazioni corali presso il prestigioso Conservatorio "Gaetano Donizetti" di Bergamo. Anche qui a Dubna un'accoglienza calorosa e partecipata sia a livello numerico che emotivo.


Fabio Piazzalunga

Felice di aver portato all'ascolto del pubblico russo un repertorio organistico inconsueto, che fa parte esclusivamente dell'800 italiano, più specificatamente dell'Italia del nord, influenzata dall'imperante musica operistica dell'epoca. Nacquero una scuola di organisti-compositori che scrissero musica sulle orme del melodramma italiano e una corrente di organari (Serassi, Bossi) che costruirono organi capaci di tradurre, con i loro registri e meccaniche nuove, l'impeto e il colore risorgimentale di questo tipo di musica. Un risultato sicuramente di grande effetto, che stravolge l'idea classica della scrittura organistica di stampo Bachiano o romantico francese. L'ascoltatore viene trascinato in un turbine di melodie accattivanti, immediate e si sente quasi trasportato di fronte al palcoscenico sul quale si svolge una scena d'opera, con arie spiegate, brevi recitativi, piuttosto che in mezzo ad una battaglia descritta con i suoni e così via, fino all'epilogo finale dove avviene il trionfo. Potete intuire il trasporto emotivo del pubblico di fronte ad un trionfo, no?!?!? Ecco, il pubblico entusiasta ha saputo rispondere gioiosamente a questo insolito e, forse ardito, ma voluto, assaggio di musica dell'800 italiano! Spero in un futuro prossimo di poter proporre un intero programma sull'800 italiano all'ascolto del pubblico russo. Ancora un grazie e un arrivederci a presto all'efficentissima direttrice Olga Mironova, a tutto lo staff del Choir school for boys and young men "Dubna" e al M° Shevshenko per l'accoglienza e l'ospitalità.



Maestro, in due parole qual è il ricordo più bello di questo breve viaggio e di questi concerti?



La musica condivisa con tutti: musicisti, pubblico, organizzatori e Amici!!!

 Un grazie particolare a Fabio Pirola, ideatore e promotore del progetto, un grazie alla dolcissima Yana per averci assistito come guida nei giorni di San Pietroburgo, e infine ancora complimenti a Fabio Pirola per tutto il ricco lavoro che sta svolgendo con la cappella musicale barocca “Il Secolo d’Oro”!

 

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