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Intervista a Rossella Spinosa: tra Hitchcock e San Pietroburgo!

ROSSELLA SPINOSA, compositrice italiana, è stata recentemente invitata a scrivere la musica per il film muto di Alfred Hitchcock "Champagne", per uno speciale progetto con la nuovissima CONCORD ORCHESTRA di San Pietroburgo. Lo spettacolo, realizzato presso la grande sala "Oktyabrsky" lo scorso 2 marzo 2017, è stato quindi la proiezione del film, accompagnata dall'esecuzione dal vivo della CONCORD ORCHESTRA della musica di Rossella Spinosa.

Intervista a Rossella Spinosa

Sicuramente uno dei massimi esponenti dei moderni compositori contemporanei italiani, Rossella Spinosa, a seguito della sua intensissima attività artistica e didattica in Italia e all'estero, ha già ricevuto i più importanti riconoscimenti tra cui la Medaglia della Presidenza del Senato della Repubblica e della Presidenza della Camera dei Deputati.
 
Come è nato questo progetto con la Concord Orchestra e come mai la scelta di scrivere la musica per il film muto di Alfred Hitchcock, "Champagne"?

Il 7 luglio 2016, in occasione dell'esecuzione di un'altra mia partitura per pianoforte e orchestra sinfonica su L'Isola del Peccato di Hitchcok, il manager della Concord Orchestra era tra il pubblico presente in sala. Alla fine del concerto, una breve stretta di mano e una serie di complimenti alla mia musica, mi avevano piacevolmente colpita. Non potevo certo immaginare quanto sarebbe accaduto di lì a poco. Dopo qualche giorno, infatti, una mail del management dell'Orchestra mi comunicava la volontà di commissionarmi un nuovo lavoro per orchestra sinfonica da presentare in Russia in prima esecuzione assoluta nella primavera del 2017, sempre dedicato ad Hitchcock.

La scelta è ricaduta sul film "Champagne" di Alfred Hitchcock appunto, della durata di 85 minuti circa... il mio lavoro è stato avviato e completato nei termini concordati, ovvero al 1° gennaio del 2017, al fine di consentire all'orchestra di procedere con l'allestimento della produzione.

Come nasce e come si sviluppa il processo creativo di un compositore per scrivere una partitura così importante? 90 minuti di musica senza interruzioni per un'orchestra sinfonica?

Il processo creativo di una partitura per orchestra sinfonica sulle immagini e di questa durata è - come credo si possa intuire - un lavoro intenso e duro. Soprattutto quando - come nel mio caso  - non ci si vuole limitare ad una funzionalità di underscoring, ma ad una vera e propria interpretazione, con commento delle immagini.

Normalmente procedo con l'assimilazione globale del filmato, privato di ogni riferimento musicale. Le suggestioni, le intuizioni, le idee devono poter emergere dalla visione senza essere influenzate in alcun modo da altri linguaggi musicali preesistenti. Dopo inizio a disegnare il lungo respiro, come io lo chiamo, ovvero il tracciato della tensione emotiva della partitura. Il resto è duro, continuo, giornaliero lavoro artigianale compositivo.

Intervista a Rossella Spinosa

Qual è il proprio sentimento nei confronti della produzione cinematografica generale di Alfred Hitchcock ed in particolare verso "Champagne"?

Hitchcock è stato un grande regista, in particolare nell'ambito del sonoro, come credo tutti sappiano. La filmografia non sonora è meno nota e non tutta pariteticamente pregiata. Ho musicato ad oggi tutti i titoli hitchcockiani privi di sonoro, e - nel caso di Champagne - ne ho realizzato ben due versioni (integralmente diverse), ovvero una per piano solo nel 2014 e una per orchestra sinfonica nel 2017. E' un regista sottile che analizza in modo scrupoloso, ma apparentemente meramente narrativo, l'aspetto psicologico dei suoi personaggi. Guardando con attenzione, però, è proprio dal dettaglio che si evince il vero vissuto di ciascuno di loro. Ed è in queste pieghe che occorre individuare l'azione del commento musicale, l'intrigante ricerca compositiva, il mistero da rivelare a piccole dosi nel corso della vicenda cinematografica e musicale insieme.

A ciò si aggiunga la grande difficoltà di doversi sempre confrontare compositivamente con l'aspettativa sonora del pubblico hitchcockiano, legata indissolubilmente alla musica di Hermann...un lavoro, quindi, non semplice, ma sicuramente stimolante.

Ad oggi come considera la propria esperienza di compositrice per il cinema muto, e quale è stata l’esperienza più significativa e più inaspettata nella sua carriera?

Intervista a Rossella Spinosa

Non posso sicuramente non considerarmi soddisfatta del mio percorso! Ad oggi ho all'attivo ben 81 partiture, integralmente scritte e non frutto di improvvisazione, per altrettanti titoli, con organici diversificati: piano solo, organo, ensemble, orchestra d'archi, orchestra da camera, pianoforte e orchestra, orchestra sinfonica... Una lunga esperienza sicuramente. La mia musica è ormai conosciuta in questo settore in Italia e all'estero e quel che mi gratifica è l'apprezzamento sia da parte di colleghi, che di critici, ma anche del pubblico generico.

Una delle recensioni proprio per la partitura de L'Isola del Peccato di Hitchcock dichiarava: "La Spinosa ha costruito una partitura complessa e articolata che è andata al di là della pura illustrazione delle immagini o persino del semplice commento, per avventurarsi in quell'affascinante territorio, poi ampliamente esplorato dal film sonoro, della fusione di immagini visive e immagini musicali. Nella storia del film muto, questo lo si è raggiunto raramente e solo dove il regista ha dimostrato di essere consapevole dell'importanza del potere della musica (Ejzenstein?)...

Rossella Spinosa è riuscita a dare "immagine sonora" alla psicologia e ai sentimenti contrastanti espressi dai personaggi e a suggerire, con una sensibilità che sfiora l'empatia e senza mai prevaricare il regista o inseguire protagonismi, una "sua" interpretazione del racconto e dei personaggi. La musica non rinuncia così a una propria autonomia interpretativa e si mette in gioco..."

E' questo il vero obiettivo che cerco sempre di perseguire con la mia musica!

Intervista a Rossella Spinosa

La prima esecuzione assoluta delle sue musiche per il film muto "Champagne", alla sala grande "Oktyabrsky" è stata un grande successo; il pubblico pietroburghese ha applaudito convinto per numerosissime emozioni provate. Purtroppo Lei non ha potuto essere presente di persona, quindi le vogliamo chiedere se è mai stata a San Pietroburgo, o in Russia, cosa avrebbe voluto fare e quale è la prima cosa che Le viene in mente quando appunto, si parla della città di San Pietroburgo?

Son stata davvero affranta di non poter vedere/ascoltare dal vivo la prima di questo mio lavoro... per ragioni personali mi è stato impossibile raggiungere San Pietroburgo e mi è realmente dispiaciuto. E' una città che amo e che già conosco, avendovi suonato in passato per ben due volte, sia al Palazzo della Cultura sia al Museo della Storia Russa.

L'apprezzamento del pubblico di San Pietroburgo per me e per la mia musica è stato anche nelle prime due occasioni estremamente gratificante... il popolo russo è passionale, profondo, innovativo e tradizionale insieme... tante affinità legano le nostre nature!
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