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La maratona dei musei

Quarantadue tappe tra musei e biblioteche, quarantadue chilometri da un capo all'altro di San Pietroburgo: le misure giuste per una maratona tutta a piedi! L'occasione ideale per realizzare questo piano diabolico si è presentata con la tanto attesa notte dei musei, aperti fino al mattino. Una macchina fotografica in mano, un pettorale con scritto “stampa” e una corsetta leggera in divisa sportiva, sudata e puzzolente, è stata la ricetta giusta per superare senza problemi lunghissime file di rispettabili e pazienti visitatori notturni.

Anita VOX

L'itinerario toccava i punti più lontani di San Pietroburgo, da Piazza Nevskij al Giardino botanico sull'isola Petrogradskij, senza dimenticare l'apertura dei ponti sul fiume Neva.

Partiti alle sei di sera con un sole alto e caldo, dopo cinque ore correndo, camminando, entrando e uscendo da un museo all'altro, abbiamo visto calare la notte e prima della chiusura dei ponti, alle una di notte circa, abbiamo di nuovo raggiunto la terraferma.

In pochi riuscivano a credere alla nostra follia, noi per primi. Ad ogni tappa, chi ci offriva da bere, chi voleva regalarci libri, chi ci invitava a sedere, riposarci e ascoltare un concerto: incontrare questi visi sorridenti e piuttosto divertiti dalla nostra bizzarra avventura ci ha portato fino alla fine della nostra indimenticabile maratona dei musei durata quasi nove ore.

 

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