fortezza pietro paolo san pietroburgo

Indirizzo:  lungofiume Kronverskaja, 2
Stazione metro:  Gorkovskaja

La fortezza di Pietro e Paolo è, al giorno d’oggi, un luogo poliedrico: funge, infatti, da museo, chiesa, posto di ritrovo con panchine e caffè, spiaggia nei mesi estivi dove poter prendere il sole e dove si svolgono tornei di Beach Volley. 

Con la costruzione della fortezza di Pietro e Paolo inizia la vita della città. L’inizio del 1700 è contrassegnato dalla guerra della Russia nei confronti della Svezia: fu entro il 1703 che vennero riconquistati i territori a ridosso dell’attuale città di San Pietroburgo. Per difendere questi territori dall’invasione svedese, fu necessario fortificare il territorio e costruire una nuova fortezza. Il 27 maggio 1703 nell’isola allora chiamata Zajachej vennero messe le fondamenta per la costruzione della futura fortezza: questo giorno è da sempre considerato come il momento della fondazione della città di San Pietroburgo. 

La costruzione venne realizzata nell’aspetto progettuale dal francese Lambert, mentre i soldati russi e gli schiavi svedesi svolsero il lavoro manuale. La fortezza di Pietro e Paolo venne completata il 1 ottobre 1703 ed i festeggiamenti si tennero sia a Mosca che sulle rive della Neva della neonata città di San Pietroburgo. 

Parallelamente all’inizio della costruzione della fortezza, iniziarono, su progetto dell’architetto D. Trezzini, anche i lavori di costruzione della Chiesa di Pietro e Paolo. Il progetto della fortezza di pietra venne realizzato dall’architetto tedesco Kurstein, che lasciò la Russia nel 1704 e cedette i lavori a Domenico Trezzini.

La fortezza fu costruita su principi assolutamente nuovi per la Russia di allora: i bastioni, il cui spessore tocca i 20 metri, l’altezza delle pareti di circa 12 metri. Per ogni bastione vennero installate circa 50-60 armi e all’interno v’era spazio per la conservazione della guarnigione. 

Negli anni 1705-1708 nella parte a nord della fortezza venne costruito Kronverk, dei baluardi di terra a forma di corona per la difesa da un possibile attacco (da qui il nome, “Kron” si traduce in corona, “verk” come fortezza). Questi baluardi vennero poi rimossi negli anni ’50 del 1800, al loro posto venne costruito un edificio speciale, oggi famoso, per la raccolta di armi ed ordigni.

All’interno della fortezza, è situata anche la Casa del Comandante, costruita negli anni 1743-1746. Qui visse il comandante della fortezza e all’interno della casa si trovava anche il suo ufficio. Proprio in questa casa nel 1826 vennero condannati i decabristi. Nella parte orientale della fortezza si trova il cimitero dei Comandanti, dove dal 1720 al 1914 vennero seppelliti 18 comandanti della fortezza di Pietro e Paolo. Vicino alla Casa del Comandante si trova un edificio che si chiama Gaupvakhty: nel XVIII secolo vicino a questo si trovava una piazzetta, negli anni 1907-1908 fu, invece, costruito un porticato. Sulla sinistra dell’entrata si trova la Casa degli Ingegneri (costruita negli anni 1747-1749) dove si trovava il centro direzionale dei lavori. 

La costruzione della fortezza di Pietro e Paolo venne ufficialmente completata nell’anno 1740. Durante il periodo di Anna Ioannovna si costruirono dei ruscelli all’interno della fortezza, il settentrionale prese il nome di Anna Ioannovna, mentre quello orientale Alekseevskij (in onore del padre di Pietro I, Aleksej Mikhajlovich). Non tutti sanno che il primo ponte della città di San Pietroburgo fu, infatti, il ponte costruito tra il rivellino Ioannovskij e la piazza Trojtskaja e prese il nome di Ioannovskij. 

Nel 1731 nel bastione chiamato Naryshkinyj venne costruita la torre sulla quale la bandiera verrà issata. La tradizione di issare la bandiera fu sospesa durante l’epoca sovietica e ripresa a partire dal 1990. Oggi, alle 12 in punto, si sente uno sparo di cannone che preannuncia l’innalzarsi della bandiera: in città è comparsa l’espressione “preciso come una cannonata” proprio in virtù di questa tradizione russa. Fino a poco tempo fa il cannone era posto in direzione dell’Hermitage e del Palazzo d’Inverno, recentemente è stato spostato in direzione del golfo di Finlandia. 

La famosa “botnyj domik”, invece, venne costruita su progetto di A. F. Bista negli anni 1762-1766: all’inizio la costruzione era di legno, successivamente venne rifatta in pietra. All’inizio la casa serviva per l’imbarcazione di Pietro Il Grande chiamata “I nonni della flotta russa”: la nave venne regalata alla famiglia reale dal consolato inglese. Essa venne trovata da Pietro I nel villaggio di Preobrazhenskij, egli la restaurò completamente, durante l’infanzia Pietro navigò su questa barca e nel 1723 la trasportò a San Pietroburgo da Mosca. Negli anni 1784-1787, su progetto di L’vov, venne costruita la banchina Komendantskaja dove venivano giustiziati i condannati a morte. Nel 1798-1806 su progetto di A. Porto venne costruito il palazzo delle Monete, dove venivano coniate le monete.

La fortezza di Pietro e Paolo non partecipò in un nessun modo agli attacchi militari subiti dalla città in quanto rappresentò da subito il centro massimo cittadino che avrebbe dovuto difendere. Dai muri delle fortezza non vennero mai sparati colpi di cannone in difesa della città perché i nemici non arrivarono mai tanto vicini. 

Infatti, la fortezza di Pietro e Paolo iniziò ad essere usata come prigione politica dei detenuti in Russia. Uno dei primi prigionieri fu lo zarevich Aleksej, figlio di Pietro I. Negli anni ’90 del 1700 venne detenuto Radishev, l’autore dell’opera “Viaggio da San Pietroburgo a Mosca”. In questa prigione Chernyshevskij scrisse il suo famoso “Che fare”. 

Una nuova prigione venne organizzata all’interno del bastione “Trubetskij”. Per questo venne lavorata la parete del bastione, lasciando di 20 metri di spessore solo 2-3 liberi adibiti a prigione. Con uno spazio di 1, 1,5 metri dalla parete venne costruito all’interno del bastione anche il secondo piano. Qui vennero realizzate 69 stanze per una persona. 


Un museo importantissimo per San Pietroburgo

Nel 1924 la fortezza divenne un museo. Al tempo della seconda guerra mondiale, nel territorio della fortezza furono tenuti i cannoni contraerei e la chiesa di Pietro e Paolo venne chiusa da una rete speciale. Non vi furono dei bombardamenti sulla fortezza, anche se le pareti della stessa soffrirono durante la guerra. Negli anni 1951-1953 nel ponte Ioannovskij vennero installate ringhiere e lanterne abbellendo l’estetica del ponte su progetto di A. L. Potach e P. V. Bazhenova. Il 25 aprile 1975, per i 150 anni dal giorno della rivoluzione dei decabristi, nell’edificio Kronverk fu installato un obelisco di granito rosa. Qui nel 1825 furono giustiziati K. Ryleev, P. Pestel, S. Muravev-Apostol, M. Bestuzhev-Riumin e P. Khavosvkij. 

Sulla piazza di fronte all’edificio Gauptvakhtf nel 1991 venne installato il celebre monumento a Pietro I, un lavoro dell’artista Mikhajl Shemjakin. 


Cenni storici

* 27 maggio 1703: nell’isola allora chiamata Zajachej vengono messe le fondamenta per la costruzione della futura fortezza: questo giorno è da sempre considerato come il momento della fondazione della città di San Pietroburgo;

* 1 ottobre 1703: completamento della fortezza e festeggiamenti sulla Neva e a Mosca;

* 1705-1708: costruzione del Kronverk;
* 1740: completamento della costruzione della fortezza all’interno delle mura;
* 1743-1746: costruzione della Casa del Comandante;
* 1762-1766: costruzione della Botnik Domik;

* 1826: condannati i decabristi nella Casa del Comandante;
* 1784-1787: costruzione della banchina Komendantskaja;

* 1924: la fortezza diventa un museo;

* 1951-1953: nel ponte Ioannovskij vengono installate ringhiere e lanterne;
* 1991: installato il celebre monumento a Pietro I. 


Come arrivare

Dalla stazione della metropolitana “Gorkovskaja” a piedi attraversate il parco Aleksandrovskij e troverete l’entrata della fortezza di Pietro e Paolo.
Autobus: 46.
Tram: 3.