Ci sono cose che a raccontarle ad una madre apprensiva farebbero a dir poco spavento. Eppure in Russia sono così naturali.
Ci sono cose che a raccontarle ad una madre apprensiva farebbero a dir poco spavento. Eppure in Russia sono così naturali.
Oggi pomeriggio vado alla scoperta di un nuovo cinema dal nome curioso: “Cinema senza pop corn”, uno di quei soliti posti da scovare tra decine di insegne, locandine, manifesti, frecce e indicazioni attaccate alla rinfusa sulla parete.
“Una giornata particolare” è il film italiano che proiettano oggi: in un giorno la storia drammatica di un'epoca – siamo nel 1938 – e in un giorno la storia triste di una parte dell'umanità – il protagonista è omosessuale.
Ho deciso che in autobus non mi siederò più.
In un giorno come un altro, seduta al finestrino, guardo assorta la mia San Pietroburgo mentre i pensieri si accavallano. Sto per scendere, ma vengo colpita dallo sguardo fisso e allibito di una signora anziana, in cui leggo indignazione e disprezzo.
San Pietroburgo? In cima alle scale a destra, superi il Danubio, la tendina di ferro, il corridoio fino in fondo e dopo la finestra che da sul fiume: eccola lì, solitaria, sfuggente, ora insonne, ora dormiente. La sua arteria scorre e batte forte contro il suo spirito nostalgico per natura. Chino la testa, cerco una prospettiva diversa, mi accorgo che questa città è avventura! Raccolgo i suoi stimoli e gli attimi più segreti, persone e luoghi, novità e abitudini.
SPB24, con il suo blog da San Pietroburgo, ha intervistato la giornalista e scrittrice Tatiana Alehina, autrice del romanzo TELEamore, da poco tradotto in italiano e pubblicato dalla casa editrice Neftasia. Tatiana ci parla del suo libro, delle motivazioni che l'hanno spinta alla traduzione italiana e, dulcis in fundo, offre anche un suggerimento al turista italiano in viaggio a San Pietroburgo desideroso di qualcosa di diverso.