Continua il periodo di crisi dello Zenit, che nel mese di settembre è passato dalla prima alla settima posizione nel campionato russo, ritrovandosi a 5 punti dalla capolista Anzhi. Un rendimento negativo e al di sotto delle attese che ha diverse motivazioni: a partire dai problemi creatisi nello spogliatoio in seguito all'arrivo di Hulk e Witsel (con conseguente punizione inflitta a Denisov, lamentatosi pubblicamente per lo stipendio percepito dal brasiliano), fino ad arrivare alle assenze che hanno reso la retroguardia del club di Piter più perforabile.

Luciano Spalletti

Rimane tuttavia inspiegabile come, nel giro di poche settimane, la squadra possa aver avuto un calo di queste proporzioni, un'involuzione fin troppo evidente. Sabato lo Zenit non è andato oltre l'1-1 al Petrovskiy (dove non vince da metà agosto!), facendosi raggiungere da una Lokomotiv ordinata, che ha pensato principalmente a coprirsi, per poi ripartire in contropiede. A segnare la rete del vantaggio è stato il rientrante Mimmo Criscito, al secondo centro stagionale, con un potente sinistro da fuori leggermente deviato da un avversario. Immediata però la replica dei rossoverdi, che colpiscono con il senegalese Dame N'Doye, sbucato alle spalle di un disattento Bruno Alves e bravo a superare Malafeev con un pallonetto. Da qui in poi l'assoluto protagonista dell'incontro diviene l'arbitro, il signor Mikhail Vilkov di Nizhny Novgorod, che prima prende un clamoroso abbaglio cacciando l'incolpevole Shishkin quando invece l'irregolarità era stato commessa dal croato Corluka, e poi ristabilisce la parità numerica espellendo Anyukov, ingiustamente ammonito nel primo tempo. Insomma, un vero e proprio disastro.

Lo Zenit ci prova nella ripresa, ma con poca convinzione, fino al recupero, quando il subentrato Kerzhakov (reinserito in rosa dopo cinque giorni trascorsi ad allenarsi con la squadra giovanile insieme a Denisov) sfiora quel gol che avrebbe regalato a Spalletti & co. tre punti sul filo di lana. Così non è successo e ora l'attenzione è tutta rivolta all'importantissima gara con il Milan, che potrebbe segnare il destino dello Zenit in Champions League. Un match da non fallire.