Abbiamo avuto il piacere di conoscere lo scienziato Valentin Afanasieff e sua moglie la principessa Vera Obolensky. L’occasione è stata durante un giorno di sole, d’inizio estate, presso la biblioteca Mayakovskaya sulla Fontanka, quando il professore e la sua equipe si apprestavano all’allestimento di una delle loro conferenze. E’ stato un onore conoscere il prof. Valentin Afanasieff, il primo scienziato al mondo che ha definito la teoria sui rapporti Suoni-Luci.

Opera del maestro Afanasieff

Nato nel 1945 da una famiglia di artisti (padre architetto e pittore, madre pianista), è scienziato, pittore e violinista. E’ riconosciuto essere l’inventore del metodo scientifico per associare i suoni ai colori e per aver elaborato una teoria per la produzione di stimoli audiovisivi.

Per questo motivo nel 1997 ha ricevuto dalla Federazione Russa e dalla Francia il brevetto di autenticità sulla propria teoria. Come pittore ha partecipato a più di 50 mostre e gallerie in Russia, Svezia, Germania, Stati Uniti d'America, Canada, Francia, Italia. Diplomato in violino presso il Conservatorio di Stato “Rimsky-Korsakov” di San Pietroburgo, si esibisce regolarmente in formazioni cameristiche, orchestre lirico, sinfoniche e talvolta anche come solista.

Professore, Lei è considerato il PRIMO teorico al mondo che ha definito una legge di rapporto tra suoni e luci;  quando e come è nata l’idea di studiare questo tema così particolare? Come sono diventati degli spettacoli?

Nella mia vita le principali ispirazioni sono state la musica e la vita di Scriabin, il libro “Lust for life” di I. Stone e Van Gogh; sin da piccolo ho capito che il mio sogno era quello di dare colori alla musica. Sin dai tempi antichi c’è stata una particolare attenzione a questo tema da parte di filosofi, scienziati, matematici, pittori, compositori (Aristotele, Newton, Van Gogh, Kant, Wagner, Kandinsky…). Ad esempio nella sua vita Scriabin racconta di avere intuito l’esistenza di una legge ma al tempo stesso si rammarica di non riuscire a definirla. Io ho trovato la teoria empirica che associa una qualsiasi musica con i colori; è una teoria molto complicata frutto di anni di studio, sperimentazioni e analisi ma il risultato è quello di una corrispondenza effettiva tra i colori con le tensioni dei suoni. Il primo risultato di queste ricerche è stato la realizzazione di quadri che mostrano visivamente brani musicali.

Elaborati secondo criteri e regole ben definite, una delle mie opere più importanti è sicuramente la “Chaconne” di J. S. Bach, una realizzazione pittorica a cui ho lavorato per circa 10 anni, che ho terminato nel 2005. Quest’opera vuole mostrare dunque il colore del celeberrimo capolavoro per violino solo ed è dedicata a mia moglie la principessa Vera Obolensky Sergeevnoj, che ho sposato nel 1992. Successivamente, grazie alla collaborazione con eccellenti ingegneri informatici, abbiamo elaborato un nuovo programma di relazione tra una qualsiasi tastiera elettronica e un impianto di luci. Quest’ultimo lavoro particolarmente impegnativo si è coronato con la realizzazione di una serie di spettacoli di luce e di musica classica e contemporanea alla Sala Glinka Cappella, presso la Sala Grande della Filarmonica, la Cattedrale Smolny, l’Ice Palace ed a Parigi presso la Grand Hall dell'UNESCO.

Sinteticamente possiamo dire che quando realizziamo uno spettacolo di luci con orchestra facciamo questo: dalla partitura orchestrale realizziamo un arrangiamento per tastiera e questo arrangiamento viene poi eseguito insieme all’orchestra su di un sintetizzatore il quale a sua volta è collegato con un programma particolare da noi realizzato, che accende e spegne diversi colori di un qualsiasi impianto luci. Concretamente questo e’ il risultato di uno studio profondo e meticoloso sulla relazione tra musica e luci.

Opera del maestro Afanassief

Riguardo questo mio studio ho pubblicato numerose dissertazioni su riviste scentifiche, mediche e nel 2002, la casa editrice "Musica" di Mosca, ha pubblicato il mio libro "Suono e colore, la struttura musicale: teoria elementare degli stimuli audiovisivi”, come è possibile vedere sul mio sito (www.afanasieff.ru). Per alcuni anni ho anche avuto possibilita’ d’ insegnare questa mia teoria presso il Conservatorio di Stato “Rimsky-Korsakov” e in questa occasione preziosa e’ cresciuto il mio allievo Ivan Poleck.

Lo studio e la pratica della pittura quando sono nati? Come considera l’arte oggi?

Lo studio della pittura nasce da bambino, da quando insieme a mio padre ed ai suoi colleghi studiavo disegno e la pittura. Il primo momento importante è nel 1974 quando partecipo alla prima mostra ufficiale degli artisti non conformisti di San Pietroburgo. Da allora sono stati continui inviti e partecipazioni per realizzare mostre e gallerie in tutto il mondo.

L’arte ha diverse forme e diverse funzioni e da sempre gli artisti cercano nuove espressioni e linguaggi. Purtroppo la recente interpretazione secondo cui lo scandalo è il nuovo, è il risultato di valutazioni non qualificate che dimenticano lo studio dell’evoluzione dell’arte da un punto di vista storico. Il risultato di questa storpiatura, oggi diventa la “Quinta essenza” del nuovo, ossia la tendenza dove lo scandalo è il riflesso del nuovo quando in realtà non lo è, semplicemente perchè manca della sostanza.

Opera del maestro Afanasieff

Il rapporto con il compositore contemporaneo siciliano Antonio Fortunato sfocia in un progetto molto particolare. Cosa ne pensa?

Il progetto “Puccini e la metafisica di Antonio Fortunato” nasce dall’incontro con il Maestro Fabio Pirola Ed è un concerto che verrà realizzato nella Sala Glazunov del Conservatorio di Stato di San Pietroburgo il 5 giugno alle ore 19.00; è sicuramente un evento storico importante, dedicato alla prima esecuzione della musica contemporanea siciliana. Il mio contributo a questo progetto consiste nel realizzare un commento di luci che verrà eseguito in sincronia con l’esecuzione della Sinfonia “Consciusness of light” di Antonio Fortunato, eseguita dall’orchestra dell’opera e del teatro del Conservatorio, diretta dal Maestro Fabio Pirola.
La musica non mostra nulla; si tratta solo della manifestazione di una volontà (A. Schopenhauer). La combinazione tra il suono e il colore della luce puo' veramente essere un buon motivo per sviluppare l’idea della metafisica e della trasfigurazione ascetica nella musica del compositore Antonio Fortunato.

Sul sito www.afanasieff.ru sono presenti la teoria, i quadri e i video degli spettacoli.