Recentemente si è concluso a San Pietroburgo un importante progetto con il trombettista Marco Pierobon. Marco Pierobon è stato per quasi dieci anni Prima Tromba delle Orchestre del Maggio Musicale Fiorentino (1999-2002 con Zubin Metha) e dell’Accademia di S. Cecilia (2003-2009 con Antonio Pappano), e ha collaborato con lo stesso ruolo alla Chicago Symphony Orchestra e alla Filarmonica del Teatro alla Scala.

Marco Pierobon in concerto

Che impressione ha fatto la città di San Pietroburgo, cosa è riuscito a vedere in questi pochi giorni di permanenza e cosa l'ha colpita di più.

La parte di città che ho visto è fantastica, per la verità non ho visto molto, ho passeggiato a piedi sulle "rotte" più turistiche, prospettiva Nevskij avanti e indietro. Il conservatorio ed il Marinskij, oltre alle sale della filarmonica. Non sono riuscito ad entrare all'Ermitage, purtroppo.

Il primo appuntamento è stato il 10 ottobre per un concerto nella Sala Grande della Filarmonica con la Cappella Musicale Barocca "Il Secolo d’Oro" di A. Listratov diretta da Fabio Pirola. Una sala di prestigio mondiale, da più di 1500 posti che per la prima volta ha invitato un gruppo russo di musica barocca per un repertorio particolare dedicato a quattro secoli di musica italiana: da Gabriellli a Respighi. Quali sono state le emozioni e qual è il ricordo più bello legato a quest'esperienza?

L'emozione è stata forte, sia per il fatto di poter calcare un palcoscenico su cui sono passati tutti i mostri sacri della storia della musica, sia per il fatto che non c'era mai stato un concerto di quel genere prima di allora. Il colpo d'occhio dal palco è da togliere il fiato (e per un trombettista...): la sala gremita, il bianco che circonda tutto. Il ricordo più bello? Il suono!

Il giorno successivo, il concerto ad Archkangelsk dopo un volo in aereo da Pulkovo 1. Come sembra questa città, come è stata l'accoglienza alla Filarmonica e come è stato il pubblico.

Il concerto ad Arkhangelesk è stato ugualmente molto appagante. La sala ha un'acustica molto buona per la musica da camera. La formazione ridotta (organo, cello, tromba) era perfetta. Della città ho visto la strada da e per l'aeroporto, l'albergo e poco altro... purtroppo!

Marco Pierobon a San Pietroburgo

L'ultimo giorno è stato dedicato al masterclass presso il prestigioso Conservatorio di Stato Rimsky-Korsakov. In generale come è la tradizione trombettistica russa e come ha trovato i ragazzi che hanno partecipato a questa giornata?

Per me è stato un grande onore tenere un masterclass in conservatorio. Ci sono delle "classi" leggendarie e tutta la struttura in un certo qual modo lo è altrettanto. Ho lavorato con alcuni trombettisti in lezioni singole; la didattica è la medesima rispetto al conservatorio di Bolzano. Il livello è decisamente buono, segno che gli studenti sono esposti ad una miriade di stimoli musicali. Poi è stata la volta di un quintetto di ottoni per un lavoro di gruppo. Spero di aver contribuito un pochino alla loro formazione, per quanto il poco tempo possa concedere!

Questo piccolo tour è stato patrocinato e supportato dal Consolato Generale d' Italia, dall'IIC ed ha avuto anche un contributo da parte di SPB24 che ha curato la parte relativa i visti, l'alloggio e gli spostamenti. La notte prima di partire si è passati ad Amarcord per salutare Andrea e per assaggiare la birra Amarcord con qualche bruschetta. Che ne dice?


Birra di Rimini e Bruschetta a quasi 3000 km da casa... impagabile! Tutto il progetto è stato realizzato grazie all'aiuto di molti "gruppi di lavoro". Ovviamente l'IIC, la Dott.ssa Maffettone e Serena Coletto. SPB24 per la logistica.

Fabio Pirola per il lato musicale-organizzativo. Un lavoro di gruppo che ha dato, penso, degli ottimi risultati. I ringraziamenti di rito sono doverosi. Come la speranza di tornare a San Pietroburgo prima possibile!

Marco Pierobon al ristorante Amarcord di San Pietroburgo