Il blog di SPB24 dedica spazio a questo interessante articolo uscito nella newsletter di novembre 2012 del consolato italiano di San Pietroburgo sulla situazione economica a San Pietroburgo e, più in generale, nella regione di Leningrado. I principali indicatori economici e sociali confermano il sentore che tutti abbiamo: la produzione industriale è in crescita: +4,4% a San Pietroburgo, + 7,7% nella regione di Leningrado. L'articolo è a cura dell'addetto commerciale Francesco Cimellaro.

Economia San Pietroburgo

Nel primo semestre dell'anno, a San Pietroburgo, la produzione industriale è aumentata del 4,4% (ad un tasso molto piu' contenuto rispetto al 16% dello scorso anno), sostenuta dall'industria manifatturiera, in particolare dal settore metalmeccanico e dalla produzione di autoveicoli. Nella Regione di Leningrado l'incremento è stato del 7,7% (+8,2 nel 2011). Nel settore delle costruzioni, il volume dei lavori eseguiti (ca. 150 mld di Rubli) ha fatto registrare a San Pietroburgo un aumento del 3%, in netta inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti (-0,5% nel 2010, -15,4% nel 2011). Tuttavia, per quanto riguarda l'edilizia abitativa, il volume delle nuove costruzioni ultimate si è invece ridotto del 38%.

In città le grandi imprese hanno investito 55 mld in capitale fisso, praticamente lo stesso ammontare, a prezzi correnti, dello scorso anno. Nella Regione, grazie ad un aumento dell'11% gli investimenti in capitale fisso hanno raggiunto per la prima volta lo stesso volume di quelli della città. L'indice dei prezzi al consumo è stato pari al 3,7% a San Pietroburgo e 3,4% nella Regione.

Secondo i dati del Comitato Finanze di San Pietroburgo, l'avanzo pubblico è stato di 52 mld Rubli; da rilevare che le uscite hanno subito una contrazione del 21%. Le entrate erariali (211 mld di Rubli) si sono mantenute allo stesso livello dello scorso anno. Per quanto riguarda le medie e grandi imprese, il risultato finanziario complessivo (dato dalla differenza tra l'importo degli utili e quello delle perdite) è stato a San Pietroburgo di 140 mld di Rubli (con una riduzione del 14,2%) e di 32 mld nella Regione.

I redditi reali della popolazione, tenuto conto dell'indice dei prezzi al consumo, sono aumentati in città del 3,4%; il salario nominale medio è stato di 32.477 Rubli (ca. 800 Euro), a San Pietroburgo e di 26.938 Rubli, ca. 670 Euro nella Regione.

Per quanto riguarda gli investimenti esteri diretti, a San Pietroburgo hanno raggiunto i 4,7 mld di $USA, di cui 1,5 mld provenienti dalla Gran Bretagna, 348 mln dalla Corea, 314 dall'Olanda, 134 mln dalla Germania. L'interscambio commerciale è stato di 26,4 miliardi di Dollari (9,7 mld di esportazioni, - 9%, e 16, 7 mld di importazioni, +14,3%. I principali partners sono risultati la Cina, la Germania, l'Olanda; l'Italia occupa il nono posto con un totale di 1 miliardo di Dollari ed un saldo attivo a favore del nostro Paese di 330 milioni.

Nella Regione di Leningrado gli investimenti esteri si sono triplicati nei primi sei mesi, raggiungendo un volume di 733 milioni $USA. Al primo posto tra i Paesi investitori figura Cipro (38% del totale), seguito da Finlandia, Germania e Stati Uniti. L'interscambio commerciale è stato di 10,7 mld di $USA (esportazioni +25,9%, importazioni 8,9%): principali partners, Svizzera, Olanda, Gran Bretagna Germania, Finlandia, Stati Uniti. Per quanto riguarda l'intera Regione del nord-ovest della Federazione russa sono disponibili i dati relativi al commercio estero. Nel primo semestre dell'anno l'interscambio è stato pari a 46,8 miliardi di dollari USA, di cui 35,1 mld di importazioni (+ 7%) e 11,7 mld esportazioni (-32%). L'andamento delle esportazioni, come anche negli anni precedenti, è stato in linea con l'andamento delle esportazioni della Federazione ed ha riguardato principalmente materie prime energetiche, per un valore pari a circa il 40% del totale, seguite da metalli e altri prodotti simili.

L'Italia, con un interscambio pari a 1,47 miliardi $USA (importazioni russe: 1,3 mld$) ha una quota del 3,1% e rappresenta il settimo partner commerciale della Regione, preceduta da Cina (16 % del totale), Germania (10,5), Olanda (6,4), Stati Uniti (5,4), Corea (4,6) , Finlandia (3,7) e davanti a Giappone, Gran Bretagna, India. In termini di settori merceologici, le importazioni dall'Italia si sono concentrate nei settori della meccanica e macchine utensili, materie plastiche e arredamento.